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IL 'GIARDINO D'AUTORE' DEL MUSEO DEL NOVECENTO E DEL CONTEMPORANEO DI PALAZZO FABRONI


Via Sant'Andrea, 18 - Pistoia (PT)

tel. 0573 371817


Palazzo Fabroni, il monumentale edificio settecentesco che sorge proprio dirimpetto alla pieve romanica di Sant'Andrea con lo splendido pulpito di Giovanni Pisano (1301) e che è sede del Museo del Novecento e del Contemporaneo di Pistoia, fu dimora fino al 1842 della nobile famiglia pistoiese da cui prese il nome. Come si intuisce dalla veduta prospettica di Pistoia realizzata da Francesco Leoncini nel 1657, già intorno alla metà del XVII secolo vi si apriva sul retro uno spazio verde, come nella gran parte dei palazzi nobiliari della città. Tuttavia è solo nel 1873, nella pianta del Vecchio Catasto, che compare la prima planimetria del giardino configurata secondo la semplice geometria di un giardino all'italiana, suddiviso in due rettangoli identici, attraversati da vialetti perpendicolari, con aiuole al centro. Di tale configurazione originaria dello spazio esterno di Palazzo Fabroni, prima abbandonato e poi invaso da superfetazioni edilizie di epoca recente (anni 60/70), fra le quali l'edificio destinato per anni a litografia comunale, erano state cancellate e perse completamente le tracce.

Oggi, finalmente, esso appare come un vero e proprio 'giardino d'autore' contemporaneo, completamente riconfigurato sotto il profilo estetico-funzionale, nel biennio 2019/2020, su progetto degli architetti Alessio Gai e Michele Fiesoli e dell’ingegnere Maria Chiara Mannelli, al quale hanno collaborato l’artista Federico Gori e gli ingegneri Riccardo Caramelli e Lorenzo Barbieri, vincitore, nella primavera del 2016, di un apposito concorso di idee rivolto a giovani architetti, ingegneri e artisti. Creato a misura del luogo specifico e della sua stessa storia, tale spazio è capace di dialogare, da un lato, col Museo del Novecento e del Contemporaneo della città tanto da far parte integrante del percorso espositivo; dall'altro, con il sistema di aree a verde della zona settentrionale della città storica, dal Carbonile al Giardino Volante di Villa Capecchi fino allo spazio esterno del Padiglione di Emodialisi dell’ex Ospedale del Ceppo, spesso ‘contaminati’ di arte contemporanea. Ed essendo un intervento artistico esso stesso, dimostra come la cultura contemporanea sia talvolta capace di partecipare alla costruzione di città nuove raccogliendo le tracce di un passato illustre e inserendosi così, legittimamente, nella tradizione della città europea (e di quella italiana in particolare).

Nel disegno della pavimentazione e nella forma delle aiuole, l'elemento geometrico scelto per la progettazione dello spazio è il cerchio che, inscritto nel quadrilatero, si collega alla vasta tradizione di origine tardo-rinascimentale del giardino all'italiana e richiama anche la tradizione pistoiese del ricamo. Visibile anche dall'esterno grazie alla nuova recinzione metallica costituita da piatti metallici distanziati, e corredato ai margini di semplici sedute in metallo e pietra, al 'giardino d'autore' di Palazzo Fabroni si accede attraverso un cancello scorrevole su via Santa, un ingresso carrabile in asse con la prospettiva dell'edificio principale e col portone sotto il loggiato. Al contempo si è data così nuova vita ad un suggestivo spazio all'aperto, circoscritto e protetto, valorizzato dalla presenza delle persone che lo vorranno frequentare, nel quale vivere momenti di studio, educazione e diletto, scambiarsi idee, respirare cultura e fruire pienamente non soltanto dell’arte custodita nel museo, ma anche di quella del giardino stesso.

La demolizione del corpo di fabbrica che ospitava la litografia comunale, prevista dall'Amministrazione Comunale in fase concorsuale, e la conseguente ricostruzione del nuovo volume allineato su via Santa, da adibire a funzioni strettamente connesse con quella museale dell'edificio principale, hanno infine comportato un ridisegno complessivo del prospetto prospiciente il giardino lungo il lato est, caratterizzato dalla presenza di una pensilina in struttura metallica rivestita in cartongesso, indipendente dal corpo di fabbrica ricostruito e avente la funzione principale di creare, dietro una quinta di piante a medio fusto, coerenti con l'immagine e la tradizione del giardino all'italiana, un collegamento coperto e diretto con l'ampio loggiato su colonne del palazzo e dunque con il museo.


Bibliografia: E. Testaferrata, Guida breve ai Musei Civici di Pistoia, con una prefazione di Carlo Sisi e un testo di Donatella Giuntoli, Firenze, Centro Di, 2019, pag. 51.

Federico Gori - L'ETÀ DELL'ORO (la muta), progetto in collaborazione con il MArTA, Museo Archeologico Nazionale di Taranto



PAC - PIANO PER L’ARTE CONTEMPORANEA


33 I PROGETTI SELEZIONATI PER L’ACQUISIZIONE, LA COMMITTENZA E LA VALORIZZAZIONE DI DONAZIONI DI OPERE DELLA CREATIVITÀ CONTEMPORANEA NELLE COLLEZIONI PUBBLICHE ITALIANE


Roma, 10 luglio 2021 - Con un finanziamento complessivo di € 3.000.000,00 sono 33 i progetti selezionati nell’ambito dell’avviso pubblico PAC2020 - Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per le proposte di acquisizione, committenza e valorizzazione di donazioni di opere d’arte e della creatività contemporanea, anche internazionali, destinate a incrementare le collezioni pubbliche italiane. L’avviso pubblico, in attuazione di quanto previsto dall’Art. 3 della Legge n. 29/2003 che istituisce il PAC, rappresenta lo strumento prioritario di incremento del patrimonio delle collezioni pubbliche italiane. “Il Ministero continua a sostenere l’arte contemporanea e a valorizzare il talento e la creatività del presente - dichiara il Ministro della cultura Dario Franceschini. - Le opere selezionate con il bando PAC andranno a implementare le collezioni italiane, offrendo al pubblico altre chiavi di lettura del mondo attuale e stimolando una nuova visione critica”. Così il Direttore Generale Creatività Contemporanea Onofrio Cutaia: “Con il PAC2020, la Direzione Generale Creatività Contemporanea, avvalendosi anche della collaborazione della Direzione Generale Musei, ha voluto coinvolgere tutti i musei, istituti, luoghi della cultura pubblici, anche non specializzati nel settore dell’arte contemporanea, che intendono ampliare le proprie collezioni guardando ai diversi linguaggi della contemporaneità. L’obiettivo rientra perfettamente nella mission istituzionale della DGCC per potenziare il sostegno e la promozione della creatività italiana contemporanea. Ecco perché, ai 2 milioni previsti da bando, a maggio 2021 ho ritenuto necessario incrementare il budget con 1 milione di euro, al fine di poter ammettere al finanziamento un numero maggiore di beneficiari, anche in considerazione della qualità dei progetti presentati”. Il PAC2020 si sviluppa attraverso tre specifiche linee di azione - ACQUISIZIONE | COMMITTENZA | VALORIZZAZIONE DI DONAZIONI - per le quali sono state selezionate le seguenti istituzioni, ammesse al finanziamento:

Linea ACQUISIZIONE 1. Fondazione Donnaregina - Museo MADRE, Napoli 2. Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (MB) 3. Fondazione MUSEION - Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano 4. Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma 5. Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo Da Vinci”, Milano 6. Palazzo Collicola, Galleria d’Arte Moderna “Giovanni Carandente”, Comune di Spoleto (PG) 7. Museo d’Arte della Città di Ravenna 8. Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana - Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci”, Prato 9. Associazione Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo ONLUS, Bergamo 10. Museo d’Arte Contemporanea “Ludovico Corrao”, Comune di Gibellina (TP) 11. Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Palermo 12. Museo Laboratorio della Mente - ASL Roma 1, Roma

Linea COMMITTENZA 1. Fondazione Torino Musei - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino 2. Castello di Rivoli - Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli (TO) 3. Comune di Colle Val d’Elsa (SI) 4. Museo Galleria del Premio Suzzara (MN) 5. Museo Civico di Castelbuono (PA) 6. MACRO, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Roma 7. Parco Archeologico di Pompei (NA) 8. Castello Gamba - Soprintendenza per i beni e le attività culturali, Regione autonoma Valle d’Aosta, Châtillon (AO) 9. PAV - Associazione Culturale Parco d’Arte Vivente, Torino 10. Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, Ravenna 11. MACA - Museo d’Arte Contemporanea di Alcamo, Comune di Alcamo (TP) 12. Museo di sculture di Brufa, Comune di Torgiano (PG) 13. Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli 14. Museo Tattile Statale Omero, Ancona 15. Museo della Ceramica, Comune di Castelli (TE) 16. Musei Civici del Comune di Verona 17. Museo Giacomo Manzù - Direzione Regionale Musei del Lazio, Ardea (RM) 18. Museo di Storia Naturale “Faraggiana Ferrandi”, Comune di Novara 19. Fondazione MACTE - Museo di Arte Contemporanea di Termoli (CB) 20. Marta - Museo Archeologico Nazionale di Taranto

VALORIZZAZIONE DI DONAZIONI 1. Museo del Novecento, Polo Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Milano


La Commissione selezionatrice - composta dal Dott. Fabio De Chirico, direttore del Servizio I della DGCC, con funzione di Presidente, dall’Arch. Gianandrea Barreca, dall’Arch. Francesca Canfora, dal Prof. Pierpaolo Forte, dalla Dott.ssa Anna Mattirolo, dall’Arch. Denise Ottavia Lucia Tamborrino e dal Prof. Claudio Varagnoli - ha tenuto conto di tutti gli obiettivi previsti dall’avviso pubblico: il finanziamento di nuove acquisizioni; il sostegno delle committenze pubbliche di opere, anche sitespecific, di artisti affermati, mid-career o emergenti, al fine di arricchire in modo significativo le collezioni dei soggetti proponenti; la valorizzazione delle opere d’arte contemporanea ricevute in donazione, nel corso degli ultimi tre anni.

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